Antiche liturgie dell’Assunzione a Roma, 7° secolo

Antiche liturgie dell’Assunzione a Roma, 7° secolo

Una celebrazione importantissima :

Nel secolo VII, troviamo a Roma una festa dell'Assunzione nel 15 Agosto, con vigilia e processione, e con prescrizione del digiuno ; dunque una festa importante. La solennità del 15 di agosto divenne ben presto la più importante festa mariana dell'anno.

 

Un espressione della fede :

Le preghiere del messale - Sacramentario Gregoriano Adrianeo (=GrH) e nel formulario gelasiano (= GeV) - testimoniano di una fede molto chiara nell'intercessione della Vergine Maria nella gloria del Cielo. Ma, a Roma la dottrina sull'assunzione corporale di Maria si apriva strada lentamente ; fin dal quinto secolo essa si era mostrata guardinga nei confronti dei vari Transitus Mariae, ritenuti non attendibili ; pertanto tali racconti erano stati tenuti lontano dall'espressione liturgica della fede.

 

 

La famosa "Veneranda", preghiera per la processione del 15 agosto :

La liturgia è un'esultanza di gioia in presenza di Dio:

 

Venerabile è per noi, Signore, la festa di questo giorno in cui la santa Madre di Dio subì la morte temporale, ma tuttavia non poté essere trattenuta dai legami della morte, lei che, dalla propria sostanza generò, incarnato, il Figlio tuo Signore nostro.

(Gr H 661)

- Questa preghiera offre già spunti eccellenti sulla glorificazione del corpo della Vergine, afferma un fatto fisico : esso subì la morte, ma non poté essere vinto dalla morte perché ella è la madre di Dio (I legami della morte sono la corruzione).

- È probabile che l'orazione Veneranda sia stata inserita nel formulario un po' più tardi, sotto il pontificato di Sergio I (687-701)."

- L'orazione "Veneranda", dopo secolo decimo quarto, fu radiata perché troppo esplicita nell'affermare la morte di Maria. Ma il papa Giovanni Paolo II tornò, con tutto l'Oriente, ad affermare la morte di Maria.

 

Testo latino :

"Veneranda nobis domine

huius est diei festivitas

in qua sancta dei genetrix

mortem subiit temporalem,

nec tamen mortis nexibus deprimi potuti,

quae filium tuum dominum nostrum de se genuit incarnatuit.

Per dominum."

 

Il testo latino mostra la volontà di insistere su due punti :

- L'enfasi su questo giorno, cioè il giorno della morte temporale di Maria. "huius est diei festivitas"- sarebbe stato normale scrivere "est festivitus huius dies".

- Insistenza sulla maternità divina : le altre preghiere dicevano "quae filium tuum dominum nostrum genuit", qui la preghiere aggiunge "de se" , "dalla propria sostanza" e "genuit incarnatuit" , generò, incarnato.

 

Le preghiere della messa del 15 agosto :

L'Eucaristia è anche un'esperienza dell'intercessione di Maria:

La preghiera sulle offerte (super oblata) :

 

O Signore, venga in soccorso al tuo popolo la preghiera della Madre di Dio, che, quantunque sappiamo sia emigrata dalla sua condizione carnale, siamo certi sia presso di te nella gloria celeste per pregare in nostro favore.

(GrH 663)

Questa orazione sulle offerte (GrH 663) afferma con forza il fatto della morte di Maria (pro conditione carnis migrasse cognoscimus) e la sua funzione di intercessione nella gloria celeste (in celesti gloria apud te pro nobis intercedere sentiamus)

Come nell'orazione del primo gennaio, non si domanda una grazia particolare ma semplicemente di fare l'esperienza dell'intercessione di Maria per noi:

 

La preghiera dopo la comunione :

 

Resi partecipi della mensa celeste imploriamo la tua clemenza, Signore Dio nostro, perché noi che celebriamo la festa della Madre di Dio, per la sua intercessione veniamo liberati dai mali che ci minacciano.

(GrH 664)

I testi biblici della messa :

Eepistola: Pr 31,10-31, Mulierem fortem, oppure Sir 24,23-31, Ego quasi vitis, oppure Sap 7 ,30 - 8,4, Sapienza vincit malitiam;

Vangelo: Lc 10,38-42, episodio di Marta e Maria.

 

I antifonari sono desunti in buona parte dal comune delle vergini.

 

Le preghiere della vigilia (14 agosto) :

Nella vigilia, la preghiera dopo la comunione (GrH 660) dicendo che celebriamo il riposo (requiem) di Maria, ha una traccia della festa del 15 agosto che celebrava il riposo di la Vergine incinta sul cammino verso Betlemme.

Le preghiere si seguono : Dio a trasferito Maria da questo secolo (praesenti seculo transtulisti ; 659 super oblata), i fedeli domandano con l'aiuto di Maria di risuscitare spiritualmente dai loro peccati (iniquitatibus resurgamus (660 ad compl).

 

O Dio, che ti sei degnato di scegliere il cuore Vergine (aulam virginalem) di Maria Beata per abitarvi, ti preghiamo che fortificati dalla sua difesa, ci faccia partecipare felicemente alla sua festa. Per Cristo...

(GrH 658)

Super oblata :

 

Potente è, o Signore, presso la tua misericordia, la preghiera della Vergine, che hai trasferita da questo mondo al cielo, perché fiduciosamente interceda per i nostri peccati. Per Cristo...

(GrH 659)

Ad compl. :

O Dio misericordioso, concedi aiuto alla nostra debolezza, affinché noi che celebriamo la dormizione (requiem) della Vergine Maria, con l'aiuto della sua intercessione possiamo rialzarci (resurgamus) dai nostri peccati.

(GrH 660)

 


Cf. Ignazio CALABUIG, Il culto di Maria in occidente, In Pontificio Istituto Liturgico sant’Anselmo. Scientia Liturgica, sotto la direzione di A.J. CHUPUNGCO, vol V, Piemme 1998. p. 304