Ct 3, 4 e l'Assunzione di Maria in cielo

Ct 3, 4 e l'Assunzione di Maria in cielo

Nell'Assunzione di Maria al cielo è manifestato la pienezza dell'amore di Gesù verso la Madre sua.

 

Maria, la diletta del Cantico dei Cantici :

"Chi è costei che sale dal deserto, esalando soavi profumi e riposando sopra il suo diletto ?"

(Ct 3, 4)

 

"Da questo deserto di deplorevole miseria, la nostra gloriosa Theotokos, nel giorno in cui il Signore si è ricordato di liberarla dal peso dei suoi gemiti con i quali si struggeva per l'assenza del Figlio, è ascesa colma di ogni gioia ad un deserto ben più beato..."

Homilia XLV. In Assumptione, PL 95, 1491 B ; 752.

 

Gesù, Re dei re, porta sua madre sul trono ineffabile della gloria :

"Questo suo Figlio (il diletto), re dei re e dominatore dei dominatori, senza dubbio le è corso incontro pieno di esultanza, insieme alla moltitudine dell'esercito celeste, facendosi per lei fedele bastone. Egli ha portato la Madre sua, dalla quale era stato portato (nel seno), al di sopra di tutta la moltitudine dei santi : lei che era ormai piena di giorni e di ogni ricchezza spirituale. L'ha portata fino al cospetto del trono dell'Altissimo e l'ha collocata sull'ineffabile trono della gloria."

Homilia XLV. In Assumptione, PL 95, 1495 C ; 754.

 

Adamo ed Eva erano decaduti della compagnia degli angeli, adesso gli angeli onorano l'uomo e la donna come concittadini:

"Maria è nata da noi ; ella è la gemma preziosa del genere umano ; il nostro onore ha raggiunto in lei il suo apice. In principio, a causa di un uomo e una donna, noi diventammo vili al cospetto degli angeli ; ma ecco che ora entrambe i sessi sono stati innalzati al di sopra di essi : il sesso maschile nella persona di Cristo, quello femminile nella persona di Maria. Ora gli angeli onorano l'uomo e la donna come soci e concittadini, perché vedono al di sopra di sé il loro principe. Contemplano al di sopra di sé due grandi luminari assunti di tra gli uomini : una luce maggiore e una minore, ossia Gesù e Maria ; ed è pure cosa assai indegna paragonarli alla luce del sole e della luna."

Hom. XLV. In Assumptione, PL 95, 1496 AB

 


Paolo Diacono (circa 720-799)