Le devozioni a Maria (SM 23-27)

Le devozioni a Maria (SM 23-27)

23. La difficoltà è quindi di saper trovare realmente la divina Maria, per trovare ogni grazia in abbondanza.

Dio, perché assoluto padrone, può comunicare egli stesso direttamente ciò che in via ordinaria non comunica se non per mezzo di Maria, né senza temerarietà si può negare che qualche volta, anzi, lo faccia; però, nell'ordine della grazia - come dice San Tommaso Dio, visto l'ordine stabilito dalla sua divina Sapienza, ordinariamente non si comunica agli uomini che per mezzo di Maria.

Per salire fino a Lui e unirsi a Lui, è necessario servirsi dello stesso mezzo di cui Egli si servì per scendere fino a noi, per farsi uomo e per comunicarci le sue grazie: questo mezzo è una vera devozione a Maria Vergine.

 

24. Ci sono, infatti, parecchie devozioni vere a Maria: vere, dico, perché qui non parlo delle false.

 

25. La prima devozione consiste nel compiere i doveri di cristiano, evitando il peccato mortale, operando più per amore che per timore, pregando di quando in quando la Vergine ed onorandola come Madre di Dio, senza farla oggetto di particolare devozione.

 

26. La seconda devozione consiste nel nutrire per la Vergine sentimenti più perfetti di stima, d'amore, di confidenza e di venerazione. Essa porta ad entrare nelle Confraternite del Rosario, dello Scapolare, a recitare la Corona o il Rosario, ad onorare le immagini e gli altari di Maria, ad esaltarne le grandezze e ad iscriversi nelle sue Congregazioni. E questa devozione, se si sta lontani dal peccato, è buona. santa e lodevole: però non è tanto perfetta e tanto capace di ritirare le anime dalle creature e di distaccarle da se stesse per unirle a Gesù Cristo.

 

27. La terza devozione a Maria Santissima, conosciuta e praticata da ben poche persone, è questa che sto per rivelarti, o anima predestinata.

 

 


San Luigi Maria Grignion di Montfort

Il segreto di Maria, § 23-27