Il Protovangelo : La dignità di Maria e il suo concepimento

Il Protovangelo : La dignità di Maria e il suo concepimento

L'apocrifo che citiamo è una risposta, in parte erudita, in parte popolare, alle calunnie su Gesù e Maria. Sarebbe stata redatto probabilmente verso 150 ad Alessandria.

 

 

Sulla scia dei grandi protagonisti biblici, il Protovangelo di Giacomo presenta l'avvento della Madre del Signore in un contesto solenne e sacro:

 

- La sua nascita è attesa, invocata da lungo tempo;

- Maria non è figlia di passione, ma di miracolo;

- I suoi genitori (ricchi, della tribù sacerdotale, generosi, provati, contraddetti, pieni di fiducia in Dio) hanno tutte le qualità per essere visitati da Dio;

- L'annuncio di Maria è costruito sul tipo dell'annuncio di Gesù (I-IV)[1].

- L'anonimo Autore del Protovangelo ha un messaggio ben preciso che trasmette con convinzione e calore: la singolare dignità della Madre del Signore, prescelta da sempre nella mente di Dio, prediletta di Dio, dono di grazia prima che frutto di natura. Il fatto che il suo annuncio sia accostato all'annuncio di Gesù Cristo dona a questo messaggio forza di successivi sviluppi.

 

"1. Gioacchino fu molto rattristato e non si mostrò a sua moglie ma si recò nel deserto, piantò la sua tenda e digiunò quaranta giorni e quaranta notti dicendo a sé stesso: "Non scenderò né per mangiare né per bere, fino a ché il Signore mio Dio non mi abbia visitato; la preghiera mi sarà nutrimento e bevanda" [...].

2. E Anna fu molto rattristata, e si tolse i suoi abiti del lutto, si lavò la testa e mise i suoi abiti da sposa [...] invocò il Maestro, dicendo: "Dio dei miei padri, benedicimi ed esaudisci la mia preghiera, come tu hai benedetto nostra madre Sara dandole Isacco per figlio"[...].

4. Ed ecco che un Angelo del Signore stette davanti a lei, dicendole: "Anna, Anna, il Signore Dio ha esaudito la tua preghiera. Tu concepirai e partorirai e si parlerà della tua posterità nel mondo intero".

E Anna disse "Come è vero che vive il Signore Dio, se io darò alla luce un figlio o una figlia, ne farò offerta a al Signore mio Dio, e egli sarà al suo servizio tutti i giorni della sua vita".

Ed ecco che arrivarono due messaggeri dicendole : "Ecco che Gioacchino, tuo marito, arriva con il suo gregge".

In effetti un angelo del Signore era disceso su Gioacchino dicendogli : "Gioacchino, Gioacchino, il Signore ha esaudito la tua preghiera. Scendi da questo luogo: ecco che tua moglie Anna ha concepito* nel suo seno"." [1]

 


[1] Protévangile de Jacques 1-4 ; texte dans Ecrits apocryphes chrétiens, sous la direction de F.BOVON et P.GEOLTRAIN, La Pléiades, Paris 1997, p.82-85


*Quantunque il maggior numero dei manoscritti abbia qui il futuro ("Ella concepirà"), il perfetto  ("ha concepito") viene ritenuto autentico (E. de Strycker) sulla base di diversi manoscritti greci, di quelli siriaci ed etiopi accennati da Epifanio, come pure del tardivo Ps-Mt 3,2. «Per quanto concerne il patrimonio di Tradizione su Maria, s'incontra qui chiaramente, attestata da una serie di testimoni o manoscritti, la possibilità di una generazione della bimba senza concorso di padre.» (G. SÖLL, Storia dei dogmi mariani, LAS, Roma, 1981, p. 55)

Il papa Innocento XI, nell'anno 1677, ha riggettato la concezione verginale di sant'Anna. (Aug. M. Lepicier, L'immaculée conception dans l'art et l'iconographie, éditions servites SP1, 1956, p. 2-5).


A. Gila