Madre immacolata

Madre immacolata

L'immacolata concezione può essere solo oggetto di lode, non di un dogma. La peccaminosità diventa inattiva, mentre il peccato originale resta con Maria in quanto essere umano. Come peccatrice pentita essa viene purificata per poter diventare la Madre di Dio, benché resti solidale con tutta l'umanità davanti a Dio, prefigurando il fatto che il Logos divino prenderà su di sé il peccato del mondo, giacché "Dio lo ha fatto peccato" (2 Co 5, 21), senza però che diventasse peccatore.

? garantita l'identità con l'umanità peccatrice, ma viene affermata altresì e poi resa operante la vocazione immacolata nella nuova realtà umana reintegrata nella grazia.

 

Gli ortodossi orientali lodano la Theotokos come vergine e madre immacolata (aspilos), senza però esentarla dogmaticamente dal peccato originale.

In questo paradosso sta la comprensione del mistero della santificazione di tutta l'umanità peccatrice, come processo dialettico del peccatore pentito e santificato.

Maria rappresenta in modo eccezionale, unico, nella sua persona, e diventa l'archetipo di tutti gli esseri umani come peccatori e al tempo stesso restaurati dalla e nella comunione dei santi.

 

 


 

Nikos Nissiotis

Teologo ortodosso, osservatore al concilio Vaticano II.

[Cf. « concilium » 19 [1983] n° 8, 66-91]

G. Gharib e E. Toniolo (ed) Testi mariani del secondo Millennio.

I Autori orientali, Città nuova Roma 2008, p.812-831