Gv 2,1 : A Cana nel terzo giorno : dal Sinai alla Chiesa

Cana : Il senso del terzo giorno

La storia è quella di un matrimonio dove sono invitati Gesù e la sua Madre che hanno accettato è sono presenti. Per la sua presenza, Gesù insegna a rallegrarsi con coloro che si rallegrano, invita a non trascurare le gioie umane.[1] Molto importante per le nozze, il vino manca. La madre di Gesù n'è preoccupata come una suora. È un atteggiamento di misericordia : s'incarica delle situazioni fragili. Come lo fa ? Ne parla a Gesù. È la preghiera. La preghiera fa parte della vita, è al principio dell'azione. E Gesù, per un miracolo, salva la gioia di questa festa.

 

L'evento occorre "il terzo giorno" e quest'espressione ha un valore teologico :

- Al Sinai, "il terzo giorno" Dio manifestò la sua gloria a Mosé, e crederono in lui (Es 19) ;

- A Cana, "il terzo giorno", Gesù rivelò la sua gloria ed i suoi discepoli crederono in lui (Gv 2,11) ;

- A Pasqua, "il terzo giorno", Gesù rivelò la sua gloria ed i suoi discepoli crederono in lui (Gv 2,19-21)

 

Maria a Cana, nel rapporto al Sinai

Leggemmo nel libro del Esodo :

« Allora l'Eterno disse a Mosè : Va' dal popolo, santificalo oggi e domani, e fa' che si lavi le vesti.  E siano pronti per il terzo giorno, perché il terzo giorno l'Eterno scenderà sul monte Sinai agli occhi di tutto il popolo. »

(Ex 19,10-11)

 

A Cana, le parole della madre di Gesù, nel terzo giorno :

« Fate tutto quello che egli vi dirà »

(Gv 2, 5)

 

Sono l'eco di quelle pronunciate dal popolo di Israele al Sinai, nel terzo giorno :

« quanto il Signore ha detto, noi lo faremo »

(Es 19,8)

La madre di Gesù è chiamata "donna", la madre di Gesù rappresenta il popolo dell'alleanza.

Le giare sono "di pietra" e costituiscono un richiamo alla legge di Mosè, scolpita su tavole di pietra.

L'acqua delle giare è l'acqua della legge di Mosè mentre il vino è il simbolo della Torah spiegata dal Messia[2].

 

Maria a Cana ed il suo rapporto alla Chiesa.

« Voi siete miei amici, se fate le cose che io vi comando. »

(Gv 15,14)

 

A Cana, Maria ha fatto la domanda: "non hanno più vino" ; Gesù non risponde, ma non rifiuta, siccome al capitolo 4 il centurione fa una domanda ; e al capitolo 11, Gesù non guarisce il suo amico malato. Gesù non risponde immediatamente, alza il livello, fa crescere la fede, al capitolo 4, tutta la casa del centurione si apre alla fede, al capitolo 11 non operò Gesù una semplice guarigione ma una risurrezione !

 

Mirando verso l'avvenire, "il terzo giorno" fa allusione al giorno della risurrezione, il qual è anche quello della nascita della Chiesa. In questo giorno, quale il ruolo di Maria ?

Nella Chiesa, Maria ha il ruolo che aveva a Cana : parlare a Gesù, parlare ai servitori.

Nella Chiesa, dobbiamo fare anche "tutto di che egli vi dirà" come Maria l'ha suggerito, e così diventare amici di Gesù.

 


[1] Cf. «  Rallegratevi con quelli che sono allegri. » (Rm 12,15)

[2] Targum sul Ct 8,12  e midrash  Genesi Rabba 98,9 à 49,11.


Bibliografia

A. SERRA, Marie à Cana et près de la croix, Cerf, 1983

A. SERRA, Maria e la pienezza del tempo, Paoline 1999 A. SERRA, Maria a Cana e presso la Croce, Rome, 1991

H. SAHLIN, Zur typologie des Johannesevangeliums, UppsalaLeipzig, 1950, p. 8-12 ;

J. POTIN, La fête juive de la Pentecôte. Etude des textes liturgiques, vol I, Commentaire, Paris 1971 (Lectio divina n° 65 a)

PAUL VI, Exhortation apostolique marialis Cultus, 1974, n° 57.

Repris en français dans : F. BREYNAERT, A l’écoute de Marie, tome I, édictions du ver luisant, Brive 2007 (diffusion Mediapaul), p.166-179

 

A. SERRA

Faculté théologique pontificale "Marianum", Rome