Teresa di L. : per Maria, diventare la Donna nuova

Teresa di L. : per Maria, diventare la Donna nuova

La mariologia Teresiana ha avuto un ruolo altamente profetico, in quanto ha insieme anticipato e ispirato la mariologia del Concilio Vaticano II.

 

Teresa di Lisieux non ha commesso l'errore, ancora tanto diffuso, di anticipare nella vita storica di Maria la gloria sublime e suprema della sua risurrezione e assunzione al cielo.

Quaggiù Maria ha camminato per la via comune. (Poesia 54, 1. 17s ; cf. concilio vaticano II, LG 58). Per ciò Maria è modello nostro.

 

La relazione di Teresina alla Madonna è insieme affettiva e fiduciosa.

? convinta che, andando "per Maria a Gesù" et "per Maria alle anime", non farà mai brutta figura né come sorella-sposa [di Gesù] ne come sorella-madre.  Ha accolta la devozione mariana come un bisogno del cuore, come un dovere e un diritto filiale, come vero godimento. Essa quindi non ha provato sentimenti di invidia o di rivalità verso la Madonna, ma si è mantenuta sempre in comunione e dipendenza di lei, in un crescendo di amore.

 

Di qui le sue dichiarazioni di stima e di affetto :

"Soltanto la Vergine Immacolata si presenta assolutamente pura davanti alla maestà di Dio." (Lettera 202).

"io ti amo, le dice ripetutamente nel suo poema mariano. L'ama perché amabile, perché bella, tanto bella... Bellissima (MA 94s).

 

Per Teresina, non amare la Madonna è un assurdo ; ne consegue che il rifuto di Maria è ingratitudine e autolesionismo oltre che satanismo (Gn 3, 15) :

 

" Come non amarti, non benedirti, o Maria

vedendo la tua generosità e umiltà ? [...]

Tu ci ami veramente come ci ama Gesù [...]

Tu prodighi per noi tutto il sangue del tuo cuore"

(Poesia 54, 21-23).

 

Maria è un modello vivo. Teresina diventa un "dolce specchio di Maria".

Ogni madre è modello e maestra della famiglia in genere e delle figlie in specie[1]. Maria è modello e maestra della "casa di Dio che la Chiesa" (1Tm 3, 15), e di tutte le donne cristina e secondo il carisma di ciascuna. Teresina ha capito e vissuto esemplarmente questa verità.

Lo apprendiamo dalle sue consorelle che l'hanno definita "dolce specchio della misericordiosa Vergine Maria." E l'apprendiamo da lei stessa :

 

"E io sono figliola tua, o mia Madre diletta !

Le tue virtù, il tuo amore, non sono forse miei ?

Così, quando la bianca Ostia mi scende in cuore,

Gesù, il tuo dolce Agnello, crede di riposare in te !"

(Poesia 54, 5)

 

La Santa ha acquista una matura coscienza mariana. Non è un processo automatico : Eva si nasce, Maria si diventa.

Teresa aderisce volontariamente e amorosamente alla Mamma del Cielo :

 

"Io voglio vivere con te, seguirti ogni giorno" (Poesia 54, 18).

 

Unita, stretta a sua Madre, Teresina cresce meravigliosamente bene : si libera progressivamente dalle miserie di Eva e si riveste delle meraviglie della donna nuova.

Si sente nelle parole, si vede nelle azioni.

 

 

Nel Cristo, nuovo Adamo, e in Maria, nuova Eva, è apparsa finalmente la tua Chiesa primizia dell'umanità redenta.

(V° Prefazio della Madonna del nuovo Messale italiano)

 

 


[1] Prov. 1, 8-9 e Prov. 31, 1 ss.

Padre Lino Cignelli :

franciscano e docente

nella ponticifia facoltà teologica della flagellazione a Gerusalemme.

Estratto da : Lino CIGNELLI, La marianità di Teresa di Lisieux, Rivista di Ascetica e mistica 66 (1997), 203-228, p. 205-217. Sintesi da F. Breynaert.

Cf. Capitolo : Da Eva verso Maria (Scrittura)

F. Breynaert et l’équipe de MDN.