Il Risorto e la sua madre (G. Palamas)

Il Risorto e la sua madre (G. Palamas)

Le apparizioni del risorto non sono concordemente raccontate dagli evangelisti. Seguente l'esegesi di G. Palamas, il quale paragona con rigore Mt 28, 1-9 e Gv 20, 1-17 :

 

" La madre di dio, prima di tutti, vide il risorto e godette della sua divina familiarità, per prima ella sola toccò con le mani i suoi santi piedi, benché gli evangelisti non dicano in modo chiaro tutte queste cose, per non addurre come testimone la Madre e offrire occasione di sospetto agli increduli." (G. Palamas, Omelia 18, 3).


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Ecco la dimostrazione di G. Palamas nell'omelia 18 sulle Mirofore :

 

[G. Palamas legge Giovanni 20, 1-4 ed osserva la Maddalena :]

"[La Maddalena] non solo giunse in quel momento al sepolcro, secondo Giovanni, ma anche si allontanò dal sepolcro, senza aver visto il Signore : corre infatti e viene da Pietro e da Giovanni, e annuncia non che il Signore era risorto, ma che era stato portato via dal sepolcro (Gv 20, 2). Non sapeva ancora nulla della risurrezione.

 

[G. Palamas legge Matteo 28 e medita l'atteggiamento della Madre di Gesù, ben diverso dall'atteggiamento della Maddalena]

Come interpreto e deduco da tutti gli evangelisti, prima di tutti al sepolcro del suo Figlio e Dio venne la Madre di Dio seguita da Maria Maddalena. [...]

Tutte le altre donne giunsero dopo il terremoto e dopo la fuga delle guardie e trovarono il sepolcro aptero e la pietra rotolata : la Madre-vergine invece era presente quando avvenne il terremoto e fu rovesciata la pietra e fu aperto il sepolcro, ed erano presenti anche i custodi benché sconvolti dalla paura : perciò dopo il terremoto, riavutisi pensarono subito alla fuga, mentre la Madre di Dio, senza alcun timore si deliziava dello spettacolo.

A me pare anzi che proprio per lei per prima sia stato aperto quel sepolcro portatore di vita : solo per lei infatti e per mezzo di lei tutte le cose ci sono aperte, quelle che sono lassù nel cielo e quelle che sono quaggiù sulla terra. Per lei l'angelo gettava come bagliori di fulgore, cosicché, pur essendo l'ora ancor avvolta da tenebra, con la sovrabbondante luce dell'angelo, ella vide non solo il sepolcro vuoto, ma che le bende ripiegate con cura : tutto testimoniava in var modi la Risurrezione di colui che era stato sepolto.

 

Inoltre, l'angelo Nunziante era lo stesso Gabriele, il quale, come la vide appressarsi al sepolcro -lui che un tempo le aveva detto : "Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio" (Lc 1, 30) - Si affretta anche ora a discendere per rivolgere di nuovo lo stesso saluto alla Semprevergine, annunciarle la Risurrezione dai morti di colui che era nato da lei senza seme, togliere la pietra e mostrale il sepolcro vuoto e i lini funebri, e così confermarle il lieto annuncio. E scritto infatti : "L'angelo rispondendo disse alle donne : 'Non temete voi. Cercate Gesù il crocifisso ? E risuscitato. Ecco il luogo dove giaceva il Signore'" (Mt 28, 5-6). [...]

Ed esse -aggiunse - si allontanarono con timore e gioia grande." (Mt 28, 8).

A me sembra ancora una volta che Maria Maddalena avesse paura, e così le altre donne, che fino a quel momento erano venute insieme al sepolcro : infatti, non compresero la forza delle parole dell'angelo, né erano in grado di assimilare perfettamente la sua luce, così da vedere e comprendere con esattezza.

La Madre di Dio invece ebbe la grande gioia : comprese le parole dell'angelo, e diventata tutta di luce perché totalmente purificata e piena di grazia divina, conobbe pienamente e con sicurezza la verità e prestò fede all'arcangelo, che già da prima le si era mostrato degno di fede per mezzo dei fati.

 

Come lei, che era presente agli eventi, lei la Vergine divinamente saggia, non avrebbe compreso l'accaduto, vedendo il terremoto, e questo grande angelo che scendeva sfolgorante dal cielo, e le guardie diventate come morte, e la pietra ribaltata, e il sepolcro vuoto, e il grande prodigio dei lini funebri, ancora non sciolti e impregnati di mirra e di aloe, ma che apparivano vuoti del corpo, e oltre a ciò la soave visione dell'angelo e l'annuncio che le aveva dato ?

 

[G. Palamas ritorna dal brano di Matteo a quello di Giovanni per seguire la Maddalena].

Mentre le donne dopo questo lieto annuncio si allontanavano [Mt 28, 8], Maria Maddalena, come se non avesse neppure udito l'angelo, e d'altronde non per lei egli aveva recato l'annuncio -osservava soltanto il sepolcro vuoto, senza far conto delle bende funebri ; e corre da Simon Pietro e dall'altro discepolo, come dice Giovanni (Gv 20, 1-2).

 

[G. Palamas finisce il brano di Matteo e ne conclude che per prima, ella sola, la Madre di Gesù toccò con le mani i suoi santi piedi]

La Vergine Madre di Dio, unitasi alle altre donne, se ne tornava da dove era venuta ; ed ecco, come dice Matteo "Gesù si fece loro incontro, dicendo: 'Gioite!" (Mt 28, 9). Vedete come ancora prima di Maria Maddalena la Madre di Dio vide colui che per la nostra salvezza aveva patito nella carne, era stato sepolto ed era risorto ? "Ed esse, avvicinatesi - dice - gli strinsero i piedi e lo adorarono" (Mt 28, 9). La Madre di Dio, come aveva udito insieme con Maria Maddalena l'annuncio dell'angelo, ma lei sola aveva compreso il senso delle sue parole, così essendo andata insieme con le altre donne incontro al suo Figlio e Dio, lei prima di tutte le altre lo vide e lo riconobbe e cadendo ai suoi piedi glieli abbracciò, e divenne suo apostolo presso gli apostoli (cf. Mt 28, 10).

 

 


G. Palamas, Omelia 18 sulle Mirofore, § 7-11.

 

In G. Gharib e E. Toniolo (ed) Testi mariani del secondo Millennio. 1. Autori orientali,

Città nuova Roma 2008, p. 350-353, estratti da F. Breynaert.