La mediazione di Maria (P. Kolbe)

La mediazione di Maria (P. Kolbe)

"Allora Maria disse: Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto."

(Lc 1, 38)

 

P. Kolbe trae la verità sulla Mediazione universale di Maria anche dal fatto che Ella non ha mai mancato alla volontà di Dio e perciò la usa intercessione presso Dio è sempre efficace :

 

"L'immacolata non si scostò mai in nulla dalla volontà divina. In ogni cosa amò la volontà divina, amò Dio, perciò è giustamente chiamata 'onnipotenza supplice', esercita la propria influenza su Dio stesso, sull'universo intero, è la Regina del cielo o della terra. In paradiso tutti riconoscono la sovranità del Suo amore."[1]

 

Egli vuole, da una parte, insegnare a tutti gli uomini a compiere la volontà di Dio attraverso Maria, e dall'altra indicare Maria come via alla divinizzazione :

 

"Qualunque cosa noi facciamo, fosse anche l'atto più eroico... ha qualche valore unicamente se, facendo tale atto, la nostra volontà si mette in armonia con la volontà dell'Immacolata e, attraverso Lei, con la volontà di Dio... Questa è l'essenza dell'amore (non il sentimento, benché esso pure sia bello), che ci deve trasformare attraverso l'Immacolata, in Dio."[2]

 

Il compimento della volontà di Dio attraverso l'Immacolata è anche fonte di pace e di felicità :

 

"Quanta pace e felicità autentica infonde in un anima religiosa la consapevolezza di compiere in modo certo la Volontà di Dio, di essere sicuramente uno strumento nella mano dell'Immacolata."[3]

 

Vivere secondo la volontà di Dio e compierla attraverso Maria è nota discriminante del vero milite dell'Immacolata :

 

"L'anima che fa parte della Milizia dell'Immacolata, quindi, cessa di preoccuparsi eccessivamente anche della propria eternità. Riconosce che tutto ciò che non dipende dalla propria volontà, viene dalla mano di Dio attraverso l'Immacolata e, per quanto sta in lei, cerca di fare tutto quello che può allo scopo di conoscere la volontà dell'Immacolata sempre più perfettamente e di compierla sempre più fedelmente, anche se ciò gli costasse molte sofferenze e sacrifici."[4]

 

Non c'è dubbio che il più grande avversario è satana, al quale

 

"preme assai che le anime vengano distolte dall'unione con l'Immacolata, la Madre celeste, poiché sa che un'anima, che esclude la mediazione dell'Immacolata, offre a Gesù doni talmente pieni di imperfezioni che sono degni più di castigo che di ricompensa."[5]

 

 


[1] Scritti di Massimiliano Kolbe, a cura del Centro nazionale Milizia dell'Immaculata, Roma 1997, § 1331, p. 2352

[2] Ibid., § 1160, p. 2020.

[3] Ibid., § 329, p. 703

[4] Ibid., § 1329, p. 2345

[5] Ibid., § 1301, p. 2292. (cf. Konf. 25 ; 38 ; 140)


Mirek Adaszkiewicz, La dimensione trinitaria della mediazione mariana in San Massimiliano Kolbe. "Miles Immaculatae", Anno XLIV, fascicolo I, Gennaio-luglio 2008, p. 275-322, p. 302-322. Sintesi da F. Breynaert

 

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