Scelta del metodo a Vaticano II : scolastica o linguaggio o storia della salvezza ?

Scelta del metodo a Vaticano II : scolastica o linguaggio o storia della salvezza ?

Il concilio preferì il termine "cooperatio" come in 1 Co 3, 9.

Nella costituzione dogmatica Lumen Gentium il concilio vaticano II, coscientemente e volutamente rinunciò all'uso del titolo "Coredemptrix" e del termine "coredemptio" in riferimento alla beata Vergine; a quest'ultimo il Concilio preferì il termine cooperatio: esso, avendo in prospettiva ecclesiale un fondamento biblico (cf. 1 Cor 3,9), poteva design are efficacemente il concorso data da Maria, nella fede obbedienza amore, alla formazione si a del corpo di Cristo nel mistero dei Verbo incarnato sia del sua corpo mistico, la Chiesa, che a Cristo Capo è indissolubilmente congiunta e della cui vita essa stessa vive.

 

Il concilio rinunciò alla terminologia di conio scolastico occidentale.

Il Concilio coscientemente e volutamente rinunciò a servirsi di un a terminologia di conio scolastico occidentale: redenzione oggettiva e soggettiva, mediata e immediata, merito de congruo e de condigno, termini estranei alla tradizione teologica dell'Oriente; tale terminologia avrebbe potuto, cerro, continuare ad essere usata della ricerca teologica, ma era impensabile che un concilia ecumenico facesse propri quei termini che richiamavano da soli le dispute della scuola;

 

Il concilio sceglie di fare un discorso legato alla storia della salvezza.

Il Concilio coscientemente e volutamente rinunciò a definire in termini concettuali l'associazione di Maria all'opera redentrice di Cristo, preferendo far ricorso alla categoria della storia della salvezza: descrisse quindi gli atti che, dall'incarnazione fino alla morte sulla croce, mostrano la Madre strettamente unita all'opera redentrice del Figlio (cf. LG 61).

 


I.M. CALABUIG

I.M. CALABUIG, La richiesta di definizione dogmatica di Maria corredentrice, in "Marianum" 155-156, anno 1999, pp. 129-175, pp. 129-175, p.154, résumé F. Breynaert.